Casa Rinascita

Un appartamento confiscato alla mafia diventa luogo di accoglienza temporanea per famiglie che hanno perso la casa

Un immobile confiscato alle mafie diventa luogo di rinascita per i cosiddetti debitori esecutati: persone e famiglie, cioè, che hanno perso tutto dopo aver subito un’ordinanza di sfratto o il pignoramento della casa. Per loro la seconda occasione comincerà da Piazza dei Caduti a Santa Lucia – Verona. Qui, infatti, sorge l’appartamento, un alloggio di 75 metri quadrati sottratto a un veronese di 64 anni condannato per usura e tentata estorsione, che il Comune di Verona ha ricevuto dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati (Anbsc) e che, a seguito di regolare bando, ha rimesso a disposizione della collettività per finalità sociali (come previsto dal codice antimafia) assegnandolo in comodato d’uso gratuito alla Fondazione Fevoss Santa Toscana. Questa gestirà l’immobile offrendo accoglienza temporanea a persone o famiglie segnalate dall’associazione AVES (Avvocati Veronesi per le Esecuzioni).

«Dopo la positiva esperienza di Casa Rinascita, appartamento confiscato alle mafie nel quartiere di santa Lucia, diventato un alloggio temporaneo per persone e famiglie che hanno perso tutto dopo aver subito un’ordinanza di sfratto o il pignoramento della casa, proseguiamo a San Michele con l’accoglienza temporanea di persone in difficoltà, soprattutto di quelle che a causa della pandemia rischiano di non trovare, al proprio domicilio, una volta dimesse dalle strutture ospedaliere, chi si prenda cura di loro nel momento della convalescenza», spiega il presidente Alfredo Dal Corso. «Una casa di accoglienza temporanea, dove la cura dell’altro viene sostenuta da “professionisti del farsi dono” e che abbiamo intitolato, non a caso, a Maria Madre del Dono. Le persone in difficoltà, che ci saranno segnalate dall’Ulss 9 Scaligera, troveranno nell’immobile di via Fedeli una dimensione familiare oltre che un mutuo aiuto con gli altri ospiti della casa». Un progetto, dunque, dalla doppia valenza: socio-assistenziale da un lato, economica e riqualificante dall’altro.

L’appartamento è stato ristrutturato in soli sei mesi dal lancio del progetto, grazie alla solidarietà di tanti benefattori: chi ha contribuito con libere offerte o donando a Fondazione Fevoss Santa Toscana il 5 per mille, oppure ancora acquistando gli articoli dei nostri due Bazar Solidali di via Marconi e via San Nazaro, dove parte degli introiti sono stati dedicati proprio a questo e dove sono stati reperiti mobili e oggetti per arredarlo. La realizzazione del progetto è stata inoltre resa possibile anche da rivenditori che hanno donato materiali e da imprese edili e artigiani che si sono prestati offrendo gratuitamente la manodopera per questo nobile fine sociale. «Un grazie anche, per il supporto, a Banco Bpm e a Fondazione Giorgio Zanotto», spiega Alfredo Dal Corso, presidente di Fondazione Fevoss Santa Toscana, che ha inaugurato l’appartamento l’11 febbraio 2021, quarto anniversario della Fondazione. «Con la speranza che le famiglie che accoglieremo, dopo aver subito in maniera incolpevole un provvedimento di sfratto o pignoramento dell’abitazione, possano avere modo, con un alloggio temporaneo gratuito, di rimettersi in carreggiata e ritrovare fiducia nel futuro».

Partners

Grazie ai partner che contribuiscono alla realizzazione di questo progetto:

Si ringraziano anche:

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Riscostudio Architettura

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Opere idrauliche
Ivan Fusina

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Pavimenti Castagna

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Opere elettriche
Paolo Guadagnini

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Illuminotecnica
Arredo Luce

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Time Group srl

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Megareti

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Prime Italia Pitture