Premio nazionale Carla Guglielmi

Il premio nazionale “Carla Guglielmi” è una borsa di studio assegnata annualmente agli studenti/studentesse che abbiamo scelto per la loro tesi di laurea e/o dottorato il tema della terapia assistita con il cavallo.
Al miglior elaborato che testimoni il valore del rapporto con il cavallo quale aiuto nel disagio giovanile e nelle problematiche psicofisiche va un premio in denaro di 1.500,00 euro che viene consegnato nell’edizione annuale di Fieracavalli in programma a Veronfiere.
La tesi viene inoltre pubblicata sulla collana “Il nitrito che cura”.
Il bando 2024 verrà pubblicato in marzo.

 

Le vincitrici della settima edizione del Premio che hanno ricevuto il riconoscimento il 10 novembre 2024 a Fieracavalli.

Vincitrice
Chiara Ciacchella, Dottorato di ricerca in Psicologia Dinamica e Clinica presso l’Università La Sapienza di Roma.
Titolo tesi: “Dalla culla alla sella: un’analisi delle dimensioni d’attaccamento nelle relazioni con gli animali”.

Menzione speciale
Matilde Lenelli, Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva presso l’Università degli Studi di Milano
Titolo tesi: “Il ruolo del #tnpee nell’intervento di Terapia Assistita con il Cavallo: case report di un bambino con Disturbo dello Spettro Autistico”

Menzione speciale
Francesca Lion, Laurea in Terapia Occupazionale presso l’Università degli studi di Padova.
Titolo tesi: “Terapia Assistita con il cavallo a supporto del trattamento di Terapia Occupazionale per bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico: una proposta di intervento”

LA STORIA DEL PREMIO NAZIONALE CARLA GUGLIELMI

E’ un riconoscimento per tesi di laurea o dottorato, bandito dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana nel 2018 per dare rilievo alla straordinaria relazione tra uomo e cavallo e alle ricerche nel settore degli interventi assistiti con questo animale. Un tema, unito alla passione educativa verso giovani in difficoltà, che è stato la ragione di vita di Carla Guglielmi, stimata docente di Lettere dell’istituto tecnico Pasoli di Verona, scomparsa prematuramente alla fine del 2016, a cui il marito Angelo Pasi ha deciso di intitolare il premio trasformando così il dolore in un progetto di solidarietà rivolto ai giovani.

«L’obiettivo è premiare, a livello nazionale, gli elaborati più originali e innovativi che trattino del cavallo come possibile supporto al giovane in particolari situazioni di difficoltà psicofisica, ma anche come “compagno” nel naturale percorso dell’adolescenza e della crescita verso l’età adulta», spiega il promotore e benefattore, Angelo Pasi.

La giuria è composta dallo stesso Pasi, da docenti universitari, veterinari, dal dirigente dell’istituto Pasoli di Verona e dai vertici di Fondazione Fevoss Santa Toscana e di Fieracavalli, nella cui cornice si tiene ogni anno la consegna del Premio.

Le migliori tesi premiate vengono pubblicate ogni anno nella collana “Il nitrito che cura”, Edizioni Zerotre, disponibile sul sito di Edizioni03 e su ordinazione in tutte le librerie italiane.

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