Peregrinatio della statua di Maria Madre del Dono

Viaggio della Sacra Effigie, espressione della Fondazione Fevoss Santa Toscana, per portare consolazione e speranza alle persone piu’ fragili

Un pellegrinaggio in 23 tappe nei luoghi di preghiera (Clicca qui per guardare la gallery), nelle case di cura, nelle periferie umane, per portare alle persone il dono della consolazione e della speranza. Un viaggio che, dal 4 ottobre 2018 all’11 febbraio 2019, ha compiuto Maria Madre del Dono: una Madonna con bambino realizzata dallo scultore Flavio Pancheri e terminata alla sua morte dal figlio Walter Pancheri di Ortisei (Bolzano) e donata dalla famiglia alla Fondazione Fevoss Santa Toscana di Verona, che ne ha fatto per la dolce espressività il suo riferimento istitutivo, quello dell’economia del dono quale forma di partecipazione alla vita della comunità umana. Oggi quella “peregrinatio Mariae”, che ha preso il via simbolicamente nella data in cui si celebra la Giornata nazionale della Donazione e si è conclusa altrettanto significativamente nel giorno che ricorda Nostra Signora di Lourdes, diventa un libro, «Nel segno di Maria madre del dono», dato alle stampe da Edizioni Zerotre.

«L’immagine di Maria suscita sentimenti di serenità, consolazione, conforto, compassione e forse in qualcuno anche il risveglio dei valori della fede, della speranza e dell’Amore», spiega Alfredo Dal Corso, presidente di Fondazione Fevoss Santa Toscana, autore del testo insieme a Franco Larocca, già ordinario di pedagogia Speciale all’università di Verona e responsabile della formazione nella Fondazione. «Da qui la decisione di raccontare la storia che si è realizzata attraverso la bellezza di un’opera d’arte scolpita su legno tanti anni fa, forse per scaldarci il cuore».

Dopo alcuni giorni trascorsi per l’adorazione nei quattro monasteri veronesi, quello delle Suore Sacramentine, delle Carmelitane Scalze, delle Serve di Maria Oblate Sacerdotali e delle Sorelle Povere di Santa Chiara, e all’istituto Gresner con le suore della Compagnia di Maria, la sacra effigie ha quindi raggiunto Roma, dove in piazza San Pietro ha ricevuto la benedizione del Santo Padre Papa Francesco (Clicca qui per guardare la gallery) al termine dell’Udienza Generale del 21 novembre 2018, per poi proseguire il pellegrinaggio al Santuario di Maria Stella dell’Evangelizzazione di Cerna a Sant’Anna d’Alfaedo, in diverse residenze per anziani della provincia, all’ospedale Don Calabria Sacro Cuore di Negrar, all’Ospedale della Donna e del Bambino a Borgo Trento e nelle strutture ospedaliere dell’Ulss 9 Scaligera, che ha aderito immediatamente all’iniziativa promossa dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana.

La statua, ora conservata nella Chiesa di San Fermo a Verona, resta a disposizione di chi la richiede per essere ospitata presso i luoghi di culto e cura; per la copertura dei relativi costi, viene richiesta una libera offerta.

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Peregrinatio “Maria Madre del Dono”

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