Addio al professor Franco Larocca, promotore della Fondazione. Il presidente Dal Corso: «Ora sta a noi prendere in mano la sua eredità»

Con immenso dolore comunichiamo la morte del prof. Franco Larocca, solerte promotore della nostra Fondazione Fevoss Santa Toscana, di cui è stato testimone e formatore fin dalla sua costituzione, punto di riferimento del Premio Nazionale Carla Guglielmi.

Amico da sempre della Fevoss “Federazione dei servizi di Volontariato Socio Sanitario” che ha amato, realizzando con essa attività innovative.

«Una perdita», sottolinea il presidente Alfredo Dal Corso, «che ci smarrisce per lo spessore di una persona così intellettualmente vivace e proba. Ora a noi prendere in mano la sua eredità nella concreta testimonianza che ci ha lasciato».

Il professor Larocca si laurea in Lettere e Filosofia alla Cattolica di Milano. Nel 1975 vince il il concorso di contrattista per l’insegnamento di Pedagogia nella sede di Brescia della Cattolica. Negli anni Settanta il periodo fondamentale per la sua formazione scientifica e le collaborazioni con eminenti studiosi di area pedagogica quali il prof. Carlo Perucci e il prof. Cesare Scurati.

L’approccio sperimentale alla didattica, gli studi teorici sul dialogo e sulla creatività, il tema della cittadinanza sono solo alcuni dei campi d’azione a lui cari. Nel 1983 vince il concorso di professore Associato, trampolino verso una intensa attività estesa anche al campo della disabilità.

La felice stagione con l’Università di Verona inizia nel 1987 dove, nel 1988 è chiamato a ricoprire il ruolo di professore Associato di Pedagogia speciale dell’handicap alla Facoltà di Magistero. Sempre al nostro Ateneo è stato nominato professore Ordinario di Didattica e Pedagogia speciale nell’anno 2000.

Pionieristica risulta l’intuizione del prof. La rocca riguardo la necessità di far evolvere l’educazione speciale e di far crescere sul territorio veronese una rinnovata cultura della disabilità, con l’obiettivo di formare professionisti in grado di realizzare e dare concretezza ai cambiamenti. Così è nato il Gruppo di studio e ricerca sull’handicap dell’Università di Verona, poi rinominato CEP-CRISIS.

Facebooktwittermail