C Lab: tante idee per l’innovazione sociale. Ma la vera sfida inizia adesso

Sono Roberto Pastore, Leonardo Nardi e Riccardo Mazzi i vincitori della prima sfida per l’innovazione sociale di Contamination Lab. Il loro compito era individuare nuovi scenari per i servizi dedicati al welfare, dalla prospettiva della Fondazione Fevoss Santa Toscana.
Una gara di idee che ha coinvolto anche altri due team di di studenti e dottorandi dell’ateneo di Verona: in particolare Oriana Silvestri e Marina De Stefani, con il progetto “Uniti nella diversità”, e Giada Segala affiancata da Giorgia Spigolon che hanno proposto invece l’iniziativa “Coltiviamo per Fevoss. Dall’anima alla terra”.
«La nostra ricerca, primaria e secondaria, si è basata sullo studio dei trend sociali locali, nazionali ed europei, portando a conclusioni rilevanti sulla necessità di una riformulazione delle attività dell’ente che passerà da un’idea di volontariato come attività secondaria ad un vero e proprio impegno professionale portato avanti con metodi scientifici, efficacia comunicativa e una solida organizzazione sociale», hanno spiegato i vincitori alla cerimonia di consegna del riconoscimento. Si è svolta all’università di Verona alla presenza di Mario Pezzotti, delegato del rettore alla ricerca, e del formatore Massimo Andriolo.
«In una società di nuovi orizzonti, servono servizi sempre più qualificati. La vera sfida, però, inizia adesso: abbiamo bisogno di mecenati e di imprenditori coraggiosi che decidano di investire, al nostro fianco, nel Terzo settore», ha auspicato il presidente della Fondazione Fevoss, Alfredo Dal Corso.

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