Il presidente: «Tutto al 50 per cento per svuotare i locali dopo le tantissime donazioni ricevute»
Verona, 28 gennaio 2020. Tempo di saldi anche per l’abbigliamento solidale. Parliamo dei capi e degli accessori esposti al Bazar inaugurato lo scorso ottobre in via Marconi, 21 dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana. Capi donati da tanti cittadini veronesi e rimessi in vendita secondo i principi dell’economia circolare con un costo minimo di base, con l’obiettivo di fare bene al Pianeta sostenendo il riciclo e di dare lavoro a persone che provengono da realtà difficili, visto che i guadagni serviranno per dare a loro dignità lavorativa. Da oggi e fino a fine febbraio su capi spalla, abiti, giacche, pantaloni e scarpe invernali sarà applicato uno conto del 50 per cento.
«Sono stati tantissimi, oltre ogni nostra aspettativa, i veronesi che nei primi mesi di apertura del Bazar hanno aderito al nostro progetto di solidarietà donando non solo oggetti di antiquariato, vintage, modernariato nel settore arredamento e design, ma anche abbigliamento e accessori anche di pregio, in ottimo stato di conservazione. Come tanti sono stati i cittadini che hanno visitato il Bazar acquistandoli e donando loro nuova vita», spiega il presidente di Fondazione Fevoss Santa Toscana, Alfredo Dal Corso. «Ora l’esigenza è quella di liberare il più possibile locali e magazzini in vista del cambio di stagione. Ecco perché per alcune settimane abbiamo deciso di procedere anche noi ai ribassi».
In parallelo la Fondazione, che scaturisce dall’impegno dei volontari Fevoss con la sua storia ultratrentennale nell’assistenza alla persona, esplora ora il campo dell’impresa sociale con operatori professionali che ispirano il loro operato ai valori cristiani e al concetto di economia del dono e cerca anche volontari che si prestino come commessi o come personale di manovalanza per provvedere al trasporto degli oggetti donati con tanta generosità dai veronesi.
Infine, a pochi mesi dal via, Fondazione Fevoss Santa Toscana è impegnata anche in un nuovo progetto per far crescere la sartoria interna al Bazar Solidale. «La sartoria è finalmente operativa grazie a tre nostre volontarie che prestano servizio per riparazioni, orli, aggiustamenti d’abiti anche non acquistati nel Bazar», conclude Dal Corso. «Ci aspettiamo di aumentare il bacino di richieste e quindi finalmente di poter formare e dare lavoro alle persone meno fortunate».
Il Bazar solidale (tel. 338.4809622) è aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.