Il presidente: «Donate abiti ed accessori che non usate ma a cui tenete, daremo loro nuova vita»
Verona, 2 dicembre 2019. Una sfilata-evento in cui abiti e accessori donati al Bazar solidale, inaugurato lo scorso ottobre in via Marconi 21, riprendono vita, regalando ai futuri acquirenti le stesse emozioni di chi li ha indossati la prima volta, magari in qualche occasione speciale o indimenticabile, anni fa.
E’ quella che ha in programma per l’inizio del nuovo anno Fondazione Fevoss Santa Toscana, che dopo anni di impegno nell’assistenza alla persona, esplora ora il campo dell’impresa sociale con operatori professionali che ispirano il loro operato ai valori cristiani e al concetto di economia del dono. E che in occasione della Giornata mondiale del dono, appunto, che si celebra martedì 3 dicembre, lancia un appello ai veronesi: «Nei primi due mesi di attività del Bazar abbiamo ricevuto molte donazioni, oltre che di oggetti di antiquariato, vintage, modernariato nel settore arredamento e design, anche di abbigliamento: abiti da cerimonia, da sera, o per un’occasione importante, realizzati con tessuti o tagli sartoriali di pregio», spiega il presidente Alfredo Dal Corso. «Vestiti che hanno un forte valore affettivo per i benefattori, che li hanno ceduti dopo averli conservati gelosamente per molti anni, perché inutilizzati e relegati in qualche armadio o soffitta. Chiediamo ancora ai veronesi di non gettare via e, anzi, donare abiti, scarpe, bigiotteria e accessori di valore, da uomo o da donna, che non usano ma a cui tengono, che faremo sfilare e rimetteremo poi in vendita con un costo minimo di base che varierà a seconda della tipologia, dell’epoca, del materiale e dello stato di conservazione. Perché attraverso l’economia circolare come Fondazione Fevoss facciamo bene all’ambiente, sostenendo il riciclo, e diamo lavoro a persone che provengono da realtà difficili, visto che i guadagni serviranno per dare a loro dignità lavorativa».
La sfilata. L’idea è venuta a Sara Cantù, fotografa, giovane volontaria della Fondazione Fevoss Santa Toscana, proprio osservando, da creativa, il valore degli abiti esposti nello showroom di via Marconi, 21. «Quale occasione migliore, per celebrare il loro valore, di una sfilata dove tutti i nostri benefattori saranno chiamati a partecipare come ospiti, con la possibilità di veder sfilare i capi di abbigliamento a cui sono così affezionati e che hanno donato, rendendo loro nuova vita?», dice. «Credo non ci sia nulla di più emozionante di vedere l’abito da cerimonia indossato in occasione del matrimonio della figlia o della sorella uscire finalmente dall’armadio-dimenticatoio per avere un nuovo futuro».
Coerentemente con l’economia del dono, per il giorno della sfilata Fondazione Fevoss cerca anche giovani modelle e modelli che si prestino, gratuitamente, ad indossare gli abiti, così come hair stylist, truccatori e sarti che si mettano in gioco offrendo, per l’evento, la propria professionalità.
Come donare. È sufficiente contattare il numero 320.2409712 o scrivere a info@fondazionefevoss.org perché i volontari passino a prendere gli oggetti messi a disposizione, che poi saranno allestiti nel negozio di via Marconi. Non ci sono limiti alle tipologie, purché si tratti di materiale in buono stato, pronto a trovare nuova vita grazie alla generosità dei cittadini.
E a due mesi dal via, Fondazione Fevoss Santa Toscana è impegnata anche in un nuovo progetto per far crescere la sartoria interna al Bazar Solidale. «La sartoria è finalmente operativa grazie a una nostra volontaria che presta servizio per riparazioni, orli, aggiustamenti d’abiti anche non acquistati all’interno del Bazar», conclude Dal Corso. «Ci aspettiamo di aumentare il bacino di richieste e quindi finalmente di poter formare e dare lavoro alle persone meno fortunate».