«La svolta sostenibile? Comincia nell’armadio». Fondazione Fevoss Santa Toscana in campo per l’ambiente

Venerdì 8 luglio nel cortile del Bazar Solidale un evento per scoprire come avendo cura dei nostri capi
e scegliendoli in maniera responsabile sia possibile ridurre l’impatto negativo su persone e ambiente

Il futuro del Pianeta è nelle nostre mani. E per dare una mano all’ambiente,
non occorre andare lontano: basta aprire l’armadio. L’industria della moda, infatti, è tra le più
inquinanti al mondo, responsabile secondo le Nazioni Unite dell’8 per cento dei gas serra.
Occorrono circa 7.500 litri di acqua per produrre un capo di jeans, 2.700 – la quantità che una
persona beve in 2 anni e mezzo – per una maglietta di cotone. E secondo l’Unece, la
Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite, la vendita di abiti è più che
raddoppiata in vent’anni. Peccato che l’85 per cento di questi poi finisca in discarica: capi
indossati a malapena, quando invece potrebbero essere riparati, riutilizzati o riciclati.

Di questi temi si parlerà venerdì 8 luglio nel corso di un evento organizzato da Fondazione
Fevoss Santa Toscana, che con il suo Bazar Solidale e la sua Sartoria Fili di Bene dopo il grande
successo della Sfilata solidale dello scorso maggio scende in campo ancora una volta per
sostenere l’economia circolare: «La svolta sostenibile? Comincia nell’armadio», il titolo della
serata, in programma alle 20.30 nel cortile del Bazar Solidale di via Marconi, 21 a Verona.
Una chiacchierata per scoprire come semplicemente vestendoci, avendo cura dei nostri capi e
scegliendoli in maniera responsabile si possa ridurre l’impatto negativo su persone e ambiente.

Dopo un’introduzione a cura di Giulia Mantovanelli, responsabile del Bazar Solidale di via San
Nazaro, che descriverà l’impegno della Fondazione in tema di sostenibilità ambientale e
inclusione sociale proprio attraverso i progetti Bazar e Sartoria, nati negli ultimi due anni per
promuovere second-hand e riuso, interverranno tre relatrici che da anni girano l’Italia per far
conoscere le semplici azioni che ognuno di noi può mettere in campo per rendere la moda
davvero sostenibile. Arianna De Biasi, fondatrice di Dress ECOde, progetto di informazione e
consulenza su questi temi, spiegherà come possiamo davvero salvare il pianeta con i nostri
vestiti. Sara Rossi, che dal suo blog Sara Be Good dispensa consigli di armocromia, body shape
e creazione di stile, ci indicherà come scegliere meglio ciò che indossiamo, per un acquisto più
consapevole. Infine Sara Alberghini, esperta di detergenza e cosmesi ecocompatibile, nelle
vesti di “Mammachimica” darà indicazioni pratiche su come lavare e mantenere i nostri capi
rispettando l’ambiente, per un utilizzo che sia il più duraturo possibile. A seguire, le consulenti
saranno a disposizione per rispondere alle domande da parte del pubblico.
L’evento, reso possibile grazie al supporto di Agsm Aim, Phoenix Group, MolinAuto e Vecomp
Soluzioni Informatiche,
è a ingresso libero.

Obbligatoria la prenotazione del posto, scrivendo a eventi@fondazionefevoss.org o telefonando al 320 2409 712.



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