L’abito da sposa di Valentina: un gesto d’amore e solidarietà

Valentina ha scelto un abito second-hand di Alba Sposa per il suo matrimonio, abbracciando etica, solidarietà e sostenibilità. Scopriamo tutti i suoi perché nel racconto della sua esperienza

 

Valentina, cosa ti ha spinto a scegliere un abito da sposa second-hand?

Ho visitato diversi atelier, ma sono rimasta colpita non solo dai prezzi elevati, ma anche dall’atmosfera puramente commerciale. In quei negozi, se mostri incertezza, ti senti subito abbandonata. Così, ho iniziato a cercare online abiti di seconda mano e sartorie per eventuali modifiche. Dopotutto, un abito da sposa viene indossato solo un giorno; perché considerarlo “usato”? Ho trovato Alba Sposa tramite un articolo sul web e ho scoperto che l’atelier era vicino a casa mia! Così ho prenotato subito un appuntamento. Quando sono arrivata a Palazzo Erbisti, ero un po’ scettica e con poche speranze, poi Marina, una delle volontarie, mi ha aperto la porta e sono entrata in un altro mondo: è stata dolcissima, mi sono sentita subito a casa, si è intrattenuta con me, mi ha ascoltata. Mi sono sentita subito bene, ho provato tutti i vestiti che mi piacevano, ma quello che ho scelto, appena l’ho messo l’ho sentito mio.

C’è stato un momento particolare in cui hai deciso di fare questa scelta etica?

È stata una decisione graduale. Ho riflettuto sull’ambiente e sui prezzi esorbitanti, rendendomi conto che non volevo essere parte di un business che valorizza solo l’apparenza, dimenticando il significato profondo del matrimonio che è una scelta di amore.

Come hai trovato l’abito che hai indossato? Quali emozioni hai provato?

Ho cercato il “mio” abito, ho fortemente voluto che mi rappresentasse. Le opportunità ci sono, le alternative esistono, basta saper cercare. Quando poi ho trovato l’abito giusto per me e l’ho indossato, mi sono sentita a mio agio. Ho sentito quella calma e serenità che cercavo. Anche mio marito ha sposato la mia scelta al 100% e l’ha subito condivisa.

Cosa significa per te indossare un abito con una storia precedente? Hai modificato l’abito per adattarlo al tuo stile o lo hai mantenuto come l’hai trovato?

È affascinante pensare alla storia di quell’abito e alla sposa che lo ha indossato prima di me. Anche se non ho avuto la possibilità di conoscerla, mi sono sentita legata a quella storia. Le mie emozioni sono state quelle, credo, che prova ogni sposa: posso solo dire che una volta indossato per me quell’abito era nuovo, era il “mio abito” anche se aveva avuto un’altra vita, un’altra ragazza di prima di me l’aveva scelto. Però adesso era nuovo, abbiamo fatto qualche piccola modifica: tolte le maniche, tenuto l’ultimo strato di pizzo per creare quel velo/non velo e adattarlo al mio stile: piccole cose perché l’abito era da subito perfetto e mi rappresentava sia esteticamente sia nei valori.

La tua scelta supporta qualche progetto di solidarietà o benefico?

Conoscendo meglio Alba Sposa e le sue volontarie, in particolare Marina e Chiara, ho scoperto come la Fondazione supporti donne in difficoltà con passati difficili, aiutandole a ricostruire la loro vita. Sentirmi parte di questo progetto ha aggiunto un valore speciale alla mia scelta. mi sono sentita inserita in un percorso di solidarietà che ho avuto modo di far conoscere anche alle mie amiche e ai miei colleghi in ufficio generando interesse intorno alla Fondazione. E’ bello sapere che il tuo abito ha contribuito a portare un po’ di gioia anche ad altri.

Sei stata la prima sposa a beneficiare di altri servizi della Fondazione Fevoss e di Alba Sposa. Come ti sei trovata?

Posso solo dire che il mio matrimonio è stata un po’ una gara di solidarietà: Alba Sposa mi ha ospitata nel suo atelier il giorno del matrimonio per prepararmi: è stata una scelta quasi naturale dato il rapporto che si era instaurato: così la mattina del matrimonio sono andata a Palazzo Erbisti – bellissimo tra l’altro – con le mie due testimoni e la damigella. Lì ad aspettarmi c’era la parrucchiera, Sofia Didonè (@sofiadidone) del Salone @salonegianlucadidone che si è prestata gratuitamente a pettinarmi; le mie due testimoni e la damigella poi mi hanno fatto una sorpresa: mi hanno regalato l’abito! E c’era anche un fotografo tutto per me, era il marito di una volontaria di Alba Sposa che si era prestato per riprendere le fasi pre-matrimonio! Ho pensato: incredibile come il circolo della solidarietà si allarghi e diventi sempre più grande. Grazie ad Alba sposa per avere dato inizio a questa sorta di magica circolarità.

Quali consigli daresti alle future spose che stanno pensando a un abito second-hand ma hanno ancora delle riserve?

Consiglio di cercare attivamente, ci sono molte alternative etiche e sostenibili. Un abito usato è nuovo per te e non c’è motivo di sentirsi da meno. Anzi, stai aggiungendo la tua storia a quella di un abito già amato, con una vita precedente. Forse in questa scelta sono stata facilità perché ho vissuto per un anno in Finlandia, dove il riuso è una pratica comune, spero che questa mentalità si diffonda presto anche in Italia.

Devo però aggiungere che sono stata fortunata ad incontrare Alba Sposa: Marina e Chiara con cui ho interagito di più sono veramente persone speciali mi hanno fatto sentire a casa fin da subito, mi hanno dimostrato simpatia e un sacco di amore, mi hanno ascoltata, rassicurata sulla mia scelta. Vorrei dire un grazie di cuore a tutte le volontarie che lavorano per questo progetto: sono davvero straordinarie perché fanno tutto questo per pura generosità e ti trasmettono la loro passione.

 

Oggi, mentre racconto questa meravigliosa esperienza, mi sembra straordinario come la mia scelta di sposarmi con un abito second-hand abbia dato vita a un circolo così virtuoso, portando un po’ di bene a chi ne ha bisogno. È sorprendente pensare che un gesto così semplice possa generare un impatto così significativo e positivo.

Valentina si è sposata a Verona il 5 ottobre 2024. Lavora presso una software company.

Alba Sposa è una iniziativa solidale che mette a disposizione nuziali e accessori da cerimonia donati alla nostra Fondazione per sostenere progetti di solidarietà, in particolare di formazione e di inclusione lavorativa e sociale per persone con fragilità. Maggiori informazioni a questo link:https://www.fondazionefevoss.org/albasposa-atelier-solidale/

 

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