Premio Carla Guglielmi, da Verona all’Umbria nel segno del cavallo

Fondazione Fevoss Santa Toscana protagonista del webinar «Attività motoria, salute mentale, sport, riabilitazione», organizzato dall’Università di Perugia
Il presidente Alfredo Dal Corso: «Grazie alle università coinvolte e alla “vetrina” di Fieracavalli, il nostro progetto ha preso il volo»

Da Verona all’Umbria a tutta l’Italia, nel segno del cavallo. Anche la Fondazione Fevoss Santa Toscana è stata tra i protagonisti del webinar «Attività motoria, salute mentale, sport, riabilitazione», organizzato dalla professoressa Antonella Piccotti dell’Università di Perugia. Una partecipazione avvenuta grazie a uno degli storici progetti della Fondazione, il Premio nazionale Carla Guglielmi per tesi di laurea e di dottorato sul tema degli interventi assistiti con il cavallo, di cui a breve sarà lanciata la quinta edizione. I vincitori della quarta sono stati proclamati lo scorso novembre nella cornice di Fieracavalli, la storica rassegna equestre che si svolge in fiera a Verona. E proprio tra i padiglioni di Veronafiere ha avuto luogo il proficuo incontro tra la Fondazione Fevoss Santa Toscana – promotrice del Premio-, Fieracavalli – che con entusiasmo ha sposato l’iniziativa sin dal suo esordio -, e l’Università degli Studi di Perugia, che ha meritato il primo premio nel corso della terza edizione, grazie alla tesi di una studentessa di cui relatrice era proprio dalla professoressa Piccotti.


«Il Webinar, a cui hanno partecipato in 250 tra docenti e studenti dell’Università Cattolica di Milano, dell’Università Statale di Milano, oltre a psichiatri, terapisti, tecnici Fise, ha avuto il merito di portare all’attenzione dei professionisti delle Scienze motorie in particolare e dello sport in generale, l’impatto che l’attività fisica può avere sulle persone affette da disturbi mentali anche gravi», spiega Piccotti. «In dettaglio è stata approfondita l’area degli Sport Equestri, dove già da più di 50 anni la tecnica sportiva è utilizzata con finalità riabilitative. Ed è in quest’ambito che abbiamo voluto coinvolgere le giovani autrici delle tesi di laurea vincitrici negli ultimi anni del Premio Carla Guglielmi, per lo Studio e la Ricerca sugli Interventi Assistiti con il cavallo».

Dopo un focus sulla recente collaborazione Università di Perugia e Fise, nel webinar è stato infatti dedicato spazio alle opportunità formativo-lavorative per i laureati in Scienze motorie, che possono inserirsi a vario titolo nell’ambito degli Sport Equestri, sia nel settore sportivo che in quello terapeutico-riabilitativo, all’interno di équipe specializzate. La parola è quindi passata alle tre neolaureate vincitrici delle ultime due edizioni del Premio nazionale Carla Guglielmi – Irene Monaci, Elena Maria Rovati e Shron Moles – e al presidente della Fondazione Fevoss Santa Toscana Alfredo Dal Corso, che ha ricordato il valore della pubblicazione “Il nitrito che cura”, che raccoglie le tesi vincitrici delle prime edizioni del Premio.

«Un libro nato per dare il giusto riconoscimento scientifico alla qualità delle tesi pervenute alla Fondazione sul tema degli interventi assistiti con il cavallo, tema tanto caro a Carla Guglielmi, docente di un istituto superiore di Verona scomparsa prematuramente qualche anno fa», conferma Dal Corso. «In sua memoria il marito Angelo Pasi ha voluto istituire con la nostra Fondazione il Premio per tesi di laurea e dottorato, dimostrando attenzione e sensibilità sia verso i giovani studiosi impegnati nella ricerca che verso i giovani che vivono diverse forme di disagio. Un disagio che i cavalli, animali tanto amati da lui e dalla moglie, possono contribuire ad alleviare. Oggi grazie al libro “Il nitrito che cura”, alle prestigiose università coinvolte e alla “vetrina” di Fieracavalli, il nostro progetto ha preso il volo, con nuove importanti collaborazioni anche nel resto d’Italia».

A breve la Fondazione Fevoss Santa Toscana lancerà il bando della quinta edizione del Premio Guglielmi, che sarà scaricabile dal sito www.fondazionefevoss.org.

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